Francesco Facchinetti prende le difese di Giorgia Meloni e invita i cantanti a cambiare obiettivo e a prendersela con la sinistra.
Continua a far discutere la vittoria di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia alle elezioni politiche del 25 settembre. Un trionfo che ha fatto virare il nostro Paese a destra dopo tanti anni e che ha probabilmente cambiato il destino dell’Italia nei prossimi anni. Mentre buona parte dei cantanti va all’attacco della leader di FdI, etichettandola come fascista, da Damiano David a Francesca Michielin, Francesco Facchinetti ha però deciso di prendere un’altra posizione e, pur non difendendola direttamente, ha chiesto agli artisti di prendersela con i veri responsabili di quanto accaduto, quindi i vertici della sinistra.
Francesco Facchinetti contro gli attacchi a Giorgia Meloni
L’ex cantante, amato figlio d’arte, ha fatto partire la sua riflessione dalle tante parole di rabbia e livore che molti cantanti, più o meno famosi, hanno riversato su Giorgia Meloni all’indomani della sua vittoria elettorale. Sfoghi che, a suo dire, li stanno coprendo di ridicolo.
In particolare, Facchinetti ha sottolineato come sia decisamente fuori luogo utilizzare termini come “resistenza” quando, secondo lui, della “resistenza” non si sa nulla, visto che molti non c’erano quando c’era la vera resistenza. Spiega il celebre produttore: “Io ho avuto un nonno partigiano e mi ha raccontato cos’era la resistenza, ma nonostante questo non so un ca**o della resistenza, quindi non dico questa parola. Usate le parole giuste, usate la parola ‘opposizione’, perché le parole hanno un peso“.
Facchinetti se la prende con la sinistra
Allo stesso modo, come riferito da AllMusicItalia, Facchinetti jr. non tollera chi etichetta Meloni come “fascista”. Pur spiegando che lui non le ha dato il suo voto, si indigna quando vede accostato questo termine alla leader di Fratelli d’Italia: “Ma come ca**o si fa a scrivere ancora questa parola? E pensare che l’Italia possa ritornare ancora com’era in regime fascista. Ma sapete che ca**o state dicendo o no? O c’è un’ignoranza allucinante tale che vi permette di scrivere parole con un peso profondo, con un dolore intrinseco che non sapete neanche che ca**o vogliono dire?“.
Piuttosto, secondo lui bisognerebbe essere furiosi non tanto con la destra, ma con la sinistra, con il PD, che negli ultimi vent’anni si è rivelato, a suo dire, un partito inutile: “La sua politica sapete qual era? Dire agli altri quanto fossero stron*i“.